Capo d'Orlando
Benvenuti a Capo d'Orlando, un luogo storico e bagnato dal sole
Ciao a tutti! Siete pronti per scoprire qualcosa di nuovo su Capo d'Orlando? Questo comune della città metropolitana di Messina in Sicilia è famoso per la sua vocazione turistica e commerciale, ma ha una storia antica e affascinante da scoprire. Nel mio riassunto vi parlerò della geografia fisica di Capo d'Orlando, del clima, della storia antica e dei suoi legami con la figura del paladino Orlando.
Geografia Fisica
Il territorio di Capo d’Orlando si sviluppa principalmente lungo una stretta pianura, chiusa tra il mare e una fascia collinare. In questa zona ci sono diverse frazioni: Scafa, Piscittina, Forno Alto, Catutè, Certari e Malvicino. La città si estende poi sulla zona occidentale della pianura, dove troviamo le frazioni di Forno Medio, Trazzera Marina, Piana, Furriolo, Bruca, Vina, Masseria, San Giuseppe e Tavola Grande. Capo d'Orlando è anche famosa per il suo splendido litorale, che include il Borgo di San Gregorio e la zona balneare di Testa di Monaco, al confine con il comune di Naso.

Clima
Il clima di Capo d'Orlando è di tipo subtropicale mediterraneo, con inverni miti e brevi, ed estati calde e afose. La ventilazione rende le giornate estive ancora più piacevoli e rende possibile la coltivazione di piante tropicali e subtropicali in tutto il territorio comunale. Secondo la classificazione climatica di Koppen, Capo d'Orlando fa parte della fascia climatica Csa.
Storia
Storia antica
Il toponimo Capo d'Orlando risale all'Alto Medioevo e prende il nome dal paladino Orlando, che secondo la leggenda avrebbe fatto una sosta in una delle crociate in Terra santa. Ma la storia antica di Capo d'Orlando è ancora più affascinante: Agatirso, l'antica città greca che corrisponde all'attuale Capo d'Orlando, sarebbe stata fondata da Agatirso, figlio di Eolo, re dei venti e delle isole Eolie. La città conservava il nome di Agatirso, "colui che porta lo splendido tirso", ed era originariamente una città sacra al culto di Dioniso, simboleggiato dal tirso. Nel 210 a.C. Agatirno subì una massiccia deportazione, circa 4.000 persone furono deportate in Calabria dal console Marco Valerio Levino, ma alla fine furono i Berberi a invadere la città, cancellando ogni testimonianza della loro presenza. La città tornò nelle cronache durante il Vespro siciliano del 1299, con la Battaglia di Capo d'Orlando tra Giacomo II d'Aragona e Federico III d'Aragona per la reggenza degli Aragonesi in Sicilia.
Legami con la figura del paladino Orlando
Il paladino Orlando appare nella storia di Capo d'Orlando in modo indiretto: il promontorio prese il suo nome quando Carlomagno, al ritorno dal suo pellegrinaggio a Gerusalemme, fece tappa in Sicilia orientale. Fu così che il vecchio nome paganeggiante della città fu sostituito dal nome di Capo d'Orlando, in onore del paladino.
E così, cari amici, è qui che finisce il mio riassunto di Capo d'Orlando. Queste sono solo alcune delle curiosità che rendono questa città così interessante e unica. Spero di avervi incuriosito abbastanza da visitarla presto, magari durante le calde estati siciliane. Grazie per avermi letto, a presto!
