Capizzone

Benvenuti a Capizzone: una storia travagliata ma ricca di fascino

Benvenuti a Capizzone, un piccolo comune di Bergamo, situato nella meravigliosa Valle Imagna. La storia di questo paese è molto interessante, purtroppo ancora avvolta da un velo di incertezza. Nonostante ciò, ci sono molti dettagli che ci permettono di comprendere le origini di Capizzone e la sua evoluzione nei secoli.

Uno sguardo sulla storia del paese

Secondo quelle che sono le maggiori ipotesi, sembra che sia stata la Civiltà Romana ad avere i primi insediamenti sul territorio di Capizzone ai tempi antichi, considerando anche la loro presenza in tutta la valle Imagna e la valle Brembana. Tuttavia, è in epoca medievale che Capizzone comincia ad assumere una fisionomia ben precisa.

È stato un periodo molto travagliato, visto che vi furono scontri tra guelfi e ghibellini. In tutta la zona sorsero numerose fortificazioni, e Capizzone si dotò di alcune costruzioni a scopo difensivo. Il primo periodo vide prevalere i guelfi, tanto che i ghibellini chiesero aiuto ai Visconti, signori di Milano. Alla fine riuscirono a sconfiggere gli avversari e ad estendere il proprio dominio sulle valli della zona. Tuttavia, la rivalità tra le due fazioni continuò a lungo, portando sovente a rivolte e nuove uccisioni.

Ma alla fine, la situazione si rovesciò quando la zona passò sotto il controllo della Repubblica di Venezia, che sosteneva lo schieramento guelfo. Grazie a questo evento, Capizzone ed altri paesi guelfi ebbero un trattamento di favore. Ancora oggi, nel centro storico del paese, è possibile ammirare alcuni edifici e luoghi che rimandano a questo glorioso passato.

Capizzone: storia, rivalità e tradizioni nella Valle Imagna

La rivalità con il vicino borgo di Brembilla

Le cronache del paese ci raccontano anche che la rivalità tra Capizzone e il vicino borgo di Brembilla non era dovuta soltanto alla divisione tra guelfi e ghibellini. In realtà, si confrontavano per il predominio su un territorio posto alla sinistra orografica del torrente Imagna. Anche in questo caso, le lotte furono molto cruente, con incursioni di entrambi i contendenti sui territori dell'altra comunità.

In una di queste spedizioni, effettuata dai brembillesi in territorio di Capizzone, si verificò addirittura la distruzione della chiesa parrocchiale, della quale resta ancora la torre campanaria, discosta dall'attuale edificio sacro ricostruito successivamente. Tuttavia, la disputa terminò nel XVI secolo grazie al diretto intervento di Carlo Borromeo, che restituì a Capizzone il territorio in questione.

Le numerose contrade

Capizzone ha la particolarità di non avere frazioni, ma di essere suddiviso in numerose contrade, tra le quali Cabignone, Mortesina, Le Grate, Medega e Cabasso. Ognuna di queste contrade aveva le proprie peculiarità e richieste, e questo spesso portava a contrasti e incomprensioni. Tuttavia, oggi tutte queste contrade rappresentano un patrimonio storico ed artistico di notevole valore, offrendo ai visitatori l'opportunità di scoprire i tesori artistici e culturali di Capizzone.

La chiesa di San Carlo

Uno dei luoghi di maggior interesse di Capizzone è la chiesa di San Carlo, situata a ridosso di un piccolo piazzale dove si trovano anche la torre campanaria e il municipio. Obbligato passaggio per tutti i visitatori del paese, la chiesa di San Carlo è uno degli è esempi più raffinati e suggestivi di architettura barocca scenografica della provincia bergamasca. All'interno, le tre navate e la grande cupola dominano uno spazio a tuffo, arricchito da numerose opere d'arte.

Eventi e tradizioni

Capizzone è un piccolo paese che vive ancora con lo spirito delle tradizioni e degli eventi, come dimostra la festa patronale del 4 novembre in onore di San Carlo. Ogni anno, si svolgono vari eventi e feste popolari nei mesi estivi, dove i vicini paesi si sfidano a suon di musica e ballo. In queste occasioni, la gente dell'intera valle Imagna si dà appuntamento per divertirsi e passare momenti di spensieratezza.

Conclusioni

In conclusione, Capizzone è un piccolo paese che conserva ancora numerose tracce della sua storia travagliata e delle rivalità tra le sue contrade. Tuttavia, esso rappresenta anche un'occasione per scoprire la bellezza dell'architettura barocca, la vitalità della gente e delle tradizioni locali. Visitando Capizzone, si ha l'impressione di tornare indietro nel tempo, nella Lombardia del Quattrocento.

Siamo certi che il fascino di questo paese vi rapirà e vi lascerà un'esperienza indimenticabile.

Simone Costa
Scritto da Simone Costa
Aggiornato Domenica 1 Gen 2023