Cantù

Scopriamo Cantù: una città ricca di storia

Ciao amici, oggi vi parleremo di Cantù, una deliziosa città situata nella provincia di Como, in Lombardia. Con i suoi circa 38.000 abitanti, Cantù è la seconda città più popolosa della provincia dopo Como e la venticinquesima della Lombardia. Ma scopriamo insieme la sua storia e le curiosità che nasconde.

Origini del nome

Il nome Cantù ha origini antichissime. Infatti, si crede che derivi da un toponimo latino, ''Canturium'' o ''Canturio'', che, a sua volta, potrebbe derivare dai ''Cantori'' che animavano la vita religiosa della città. Un'altra ipotesi fa riferimento alla popolazione celtica dei ''Canturigi'', insediati nella regione di Insubria tra il V e il VI secolo a.C. Un'altra zona della città, Galliano, prende il nome dalla popolazione celtica dei ''Gallianates''.

Cantù: storia, arte e cultura nel cuore della Lombardia

Storia

Preistoria ed età antica

L'uomo abitava già la zona di Cantù sin dalla prima età del ferro, come testimoniato dal ritrovamento di una tomba a cremazione del VI secolo a.C. Tuttavia, la vera storia di Cantù inizia nel V secolo a.C., quando i Galli Insubri fondarono il villaggio di Galliano su una collina morenica circondata da boschi. Nel 196 a.C., la zona venne conquistata dalle legioni romane guidate da Marco Claudio Marcello e fu inglobata nel municipio di Como. Galliano era un centro strategico di grande importanza commerciale perché vi passava l'antica strada che univa Milano e Como. La presenza romana è testimoniata da vari reperti archeologici e aree dedicate al culto di Giove, Minerva e della Triade Capitolina.

Alto Medioevo

Nel V secolo d.C., Galliano fu elevato a pieve e prese il nome di ''Canturio''. Qui sorse la prima basilica paleocristiana dedicata a San Vincenzo di Saragozza. Nel 483, papa Gelasio I dichiarò Cantù una Corte Reale insieme ad altre terre. Nel 605 il territorio canturino si separò da quello comasco, diventando una diocesi suffraganea del Patriarcato di Aquileia. Nel X secolo, Cantù e la corte di Intimiano furono unite nel Distretto della Martesana controllato da Milano.

Basso Medioevo e Rinascimento

Da nobili signori di Capiago Intimiano di origini canturine nacque Ariberto, futuro arcivescovo di Milano. Nel 1004-1005 Ariberto ristrutturò la basilica di Galliano e la riconsacrò a San Vincenzo.

Cosa visitare a Cantù

Ovviamente, la basilica di Galliano è una tappa obbligatoria per chiunque visiti Cantù. Il complesso monumentale è stato restaurato ed è aperto ai visitatori. Nel centro storico, si può ammirare la chiesa di San Paolo, la chiesa di San Francesco e il Palazzo della Meridiana, risalente al XVII secolo. Gli amanti dell'arte non possono perdere la Pinacoteca Civica, che ospita opere di pittori locali.

Eventi

Cantù offre numerose occasioni per trascorrere una giornata all'insegna del divertimento e della cultura. Ogni anno, a settembre, si svolge la festa patronale di San Vincenzo, durante la quale la città si anima di concerti, spettacoli e mercatini. In estate, invece, si tengono numerose sagre dedicate ai prodotti locali, come la Sagra della Lumina, della Polenta e della Salsiccia.

Cucina

Cantù è nota per la produzione di formaggi, in particolare del famoso ''Strachitunt Cantù'', DOP dal 1996. Ma non solo formaggi: tra i prodotti tipici della cucina canturina troviamo la polenta taragna, la sbrisolona e il risotto alla canturina, con funghi porcini e salsiccia.

Conclusioni

Cantù è una città ricca di storia, arte e cultura. La sua posizione strategica, a pochi chilometri da Como e Milano, la rende una meta ideale per una gita fuori porta. Visita la basilica di Galliano, assaggia i prodotti tipici della cucina locale e partecipa alle numerose sagre e festività che animano la città durante tutto l'anno. Cantù ti aspetta!

Martina Caruso
Scritto da Martina Caruso
Aggiornato Mercoledì 10 Ago 2022