Canossa

Il Castello di Canossa: Una storia millenaria nel cuore dell'Appennino reggiano

Il Castello di Canossa si erge maestoso nel comune di Canossa, in provincia di Reggio Emilia, nel cuore dell'Appennino Reggiano. Con la sua storia millenaria e il paesaggio circostante incantevole, affascina i visitatori da ogni parte del mondo.

Origine

Il Castello fu costruito intorno all'anno 940 da Adalberto Atto di Canossa, figlio di Sigifredo di Lucca, un principe di stirpe Longobardi. Oltre alla casa del signore, il castello comprendeva un monastero dei benedettini cluniacensi, dove dodici monaci vivevano, e la Chiesa di Sant'Apollonio. Il Castello era protetto da triplice mura e fabbricati che erano il borgo, le case degli armati e dei servi. Durante il Medioevo fu così imprendibile che la regina Adelaide di Borgogna (imperatrice), vedova di Lotario II d'Italia, che nel 950 riparò a Canossa per difendersi dal marchese d'Ivrea, Berengario II d'Italia. Berengario II d'Italia non riuscì a conquistare la rocca per più di 3 anni.

Castello di Canossa: Storia millenaria dell'Appennino reggiano.

L'andata a Canossa di Enrico IV

Il famoso episodio per cui il Castello di Canossa diventa famoso è l'accordo stabilito tra l'imperatore Enrico IV di Franconia e il pontefice Gregorio VII nel 1077, che vide Matilde di Canossa come protagonista, soprattutto grazie alla celebre espressione "Andare a Canossa".

Il periodo successivo alla morte di Matilde

Dopo la morte della grande contessa, continuerà la lotta per l'eredità del patrimonio matildico - di cui facevano parte, tra le altre proprietà, il vicino Castello di Rossena e la Torre di Rossenella - che verrà conquistato prima dai Reggio Emilia, che lo distrussero fino alle fondamenta nel 1255, poi dai Canossa, poi da Correggio, morto nel 1321. Alla fine dell'anno il Castello sarà nuovamente sotto il Comune di Reggio, che lo manterrà fino al 1402. Nel Trecento i Visconti, di cui Reggio Emilia diventerà signora nel 1371, dotarono il Castello di artiglieria. Nel 1392 il castellano visconteo Pisanello de' Pisi rubò le reliquie di Sant'Apollonio, San Vittore e Santa Corona dalla chiesa del Castello di Canossa e le inviò a Ottone Mandelli, che le donò alla Chiesa di San Francesco a Pavia. Nel 1402 Simone, Guido e Alberto Canossa ripresero possesso del Castello, poi nel 1409 lo cedettero definitivamente agli Estensi. Salvo qualche breve periodo contrastato (nel 1557 da Ottavio Farnese, duca di Parma), gli Estensi mantennero la sua proprietà fino al 1796.

Il Castello nel Rinascimento

Nel 1502 Ercole I nominò capitano della rocca Ludovico Ariosto, che vi risiedette per oltre sei mesi consecutivi, e nel 1593 il Castello fu feudo del conte Rondinelli.

Concludendo, il Castello di Canossa rappresenta un'importante testimonianza storica e culturale dell'Appennino Reggiano, segnando un'epoca nel cuore dell'Italia. Ospita eventi, mostre e manifestazioni che contribuiscono a mantenere vivo l'interesse dei visitatori del territorio. Grazie alla sua strategica posizione, il Castello è anche la base per escursioni nei borghi medievali circostanti e per apprezzare le bellezze naturali dell'Appennino reggiano.

Chiara Russo
Scritto da Chiara Russo
Aggiornato Mercoledì 24 Ago 2022