Canicattì

Canicattì: una città agricola della Sicilia

Ciao amici! Voglio raccontarvi di Canicattì, una bella città italiana situata nella regione della Sicilia. Canicattì ha una popolazione di circa 34.447 abitanti ed è situata al confine fra le province di Agrigento e Caltanissetta, in una conca naturale dell'alta valle del fiume Naro. La città è circondata da basse colline ed è molto fertile. Qui, si coltivano molte varietà di frutta come l'uva da tavola di Canicattì, l'uva da mosto, la prugna e l'albicocca.

Il territorio di Canicattì

Il territorio di Canicattì si differenzia dalle zone circostanti grazie alla sua fertilità e alla sua vocazione per l'agricoltura. La città è caratterizzata da un paesaggio agricolo verde e florido, ma anche da un centro urbano molto vivo, con numerose attività commerciali e di animazione cittadina.

Con un Regio Decreto firmato dal re Vittorio Emanuele III nel 1934, Canicattì è stata nominata città.

Canicattì: la città agricola della Sicilia

La storia di Canicattì

Canicattì ha una storia antica e interessante. I resti archeologici trovati nella città dimostrano che Canicattì esisteva già durante l'era pre-romana. Durante il periodo di dominazione Saraceni, il paese era conosciuto come "Khandaq al-ṭīn", che significa "fossato di fango" o "fossato di argilla".

Successivamente, la città passò sotto la signoria dei Normanni e poi sotto i Francesi, che furono cacciati dagli Aragonesi. Nel 1448, il feudo di Canicattì venne ceduto dal signore del luogo a Andrea De Crescenzio, che ricevette la "Licentia populandi", cioè la facolta di incrementare gli abitanti della città e di estendere i suoi confini.

La signoria dei Bonanno

Con il passaggio del potere ai Bonanno, la città conobbe un periodo di grande prosperità e sviluppo, con la costruzione di splendidi edifici e fontane. Tuttavia, verso la fine del Settecento, la società feudale iniziò a declinare e la signoria dei Bonanno cessò. Nel 1819, la signoria di Canicattì venne ceduta al barone Gabriele Chiaramonte Bordonaro.

L'economia di Canicattì nel XX secolo

Dopo le sommosse e le rivoluzioni del 1848 e 1859-61, l'unità d'Italia fu raggiunta e Canicattì conobbe un periodo di grande sviluppo economico. La città divenne un importante centro per il commercio e l'agricoltura, specializzandosi soprattutto nella coltivazione dell'uva da tavola. Nel corso del Novecento, l'economia di Canicattì si basò principalmente sull'agricoltura, sul commercio e sul settore terziario.

Conclusioni

In sintesi, Canicattì è una città agricola piena di fascino, con una storia antica e interessante. La sua fertilità e le sue attività commerciali e di animazione cittadina la rendono un luogo piacevole in cui vivere e visitare. Se vi trovate in Sicilia, non dimenticate di fare una visita a Canicattì!

Marco Rossi
Scritto da Marco Rossi
Aggiornato Mercoledì 11 Mag 2022