Campofiorito

La storia di Campofiorito

Ciao a tutti! Oggi vorrei parlarvi di Campofiorito, un comune della città metropolitana di Palermo in Sicilia, che fu chiamato Bellanova in siciliano per molto tempo. Si dice che un primo nucleo abitativo risali al periodo greco e in epoca romana perse importanza. Quando fu occupata dagli arabi, fu distrutto e ridotto al paesino di Ballanūba, patria di un noto poeta arabo di Sicilia. Successivamente, la città prese il nome di Bellanova.

Nel XII secolo, l'imperatore Federico II di Hohenstaufen in seguito alla sua lotta contro i musulmani allontanò da Bellanova gli occupanti che si dispersero. Gli abitanti cristiani si spostarono verso l'odierno Campofiorito, dando origine a "Casale Bellanova". Attraverso compravendite e successioni, il Casale Bellanova passò al principe Stefano Reggio, a cui fu concessa l'investitura il 5 dicembre 1698.

La nascita di Campofiorito

Dopo la metà del Settecento, il nipote del principe Stefano Reggio, il principe Stefano Reggio-Gravina, pensò di servirsi dello "jus aedificadi" del 1452 per costruire su quelle terre un nuovo paese. Lo "jus aedificandi", concesso da Alfonso d'Aragona tre secoli prima, consentì al principe di avere la meglio, contro le disposizioni giuridiche del tempo, che vietavano la costruzione di nuovi paesi troppo vicini a centri urbani già esistenti.

Stefano Reggio-Gravina ebbe così via libera per realizzare l'ambizioso progetto di riunire sotto la sua proprietà il feudo Batticani e il feudo Scorciavacche. In un primo momento, il principe chiamò la cittadina in costruzione "Santo Stefano Reggio". I lavori di costruzione ebbero inizio nel 1768, primo giorno di primavera: una data probabilmente non casuale, che voleva essere di buon auspicio. Le prime case, tutte di eguali dimensioni, furono costruite nell'asse culminante con la collinetta del Calvario, a circa 700 metri sul livello del mare. Fu costruita la piccola chiesa di Santo Stefano, protettore del paese.

Campofiorito: Storia di un comune siciliano

La popolazione

Per popolare il nuovo paese, il principe emanò un bando, promettendo la concessione gratuita del terreno dove costruire la casa e il pagamento di lievi censi per gli appezzamenti di terreno concessi in enfiteusi. Dai paesi del circondario, allora, arrivò tanta gente, attratta dal miraggio della casa e del lavoro. Nel 1798, Campofiorito contava già 775 abitanti e, negli anni '50, era una città di 2.500 persone. Dopo le ondate migratorie degli anni '60, gli abitanti si stabilizzarono temporaneamente sui 1.700. Fino ad oggi, il numero di abitanti del comune continua a decrescere.

Testimonianza della presenza del principe è la chiesa di Santo Stefano, ancora oggi presente in via Calvario.

Conclusioni

E così, cari amici, ho voluto parlarvi della storia di Campofiorito, un comune della città metropolitana di Palermo in Sicilia. Spero di avervi reso curiosi e di avervi fatto scoprire qualcosa di nuovo oggi. Se visiterete mai la zona, passate a visitare la chiesa di Santo Stefano e godetevi la bellezza di questo piccolo paese. A presto!

Marco Rossi
Scritto da Marco Rossi
Aggiornato Lunedì 27 Giu 2022