Borgo Petilia
Borgo Petilia: un punto di svolta nella storia
Borgo Petilia è una frazione situata a 6,5 km dal capoluogo del comune di Caltanissetta. Questa frazione è stata costruita nel periodo fascista, per far fronte all'ecosistema agro-pastorale. È stato uno dei 9 borghi rurali progettati in Sicilia nel 1939, come parte dell'"assalto al latifondo siciliano", un progetto conosciuto con il nome di "Ente di colonizzazione del latifondo siciliano (ECLS)."
La costruzione
Borgo Petilia sostituì l'originale Borgo Gattuso e fu realizzato dalla ditta Muratori Riminesi per un costo di circa 1.300.000 lire. Tuttavia, la qualità delle costruzioni si rivelò essere estremamente scarsa, a causa del difficile reperimento di materiali, come acciaio e cemento, dovuto alla guerra, nonché delle scelte progettuali caratterizzate dall'Autarchia.
Il nome
Tramite regio decreto del 9 dicembre 1940, il borgo fu intitolato a Gigino Gattuso, squadrista ucciso nell'aprile 1921 durante uno scontro tra fascisti e socialisti. Il nome suscitò scalpore e molti si chiesero come fosse possibile intitolare il borgo ad un'individuo che aveva militato nel regime fascista. Alcuni anni dopo, il nome fu cambiato in Borgo Petilia, in riferimento al console romano Lucio Petilio, che, secondo una tradizione, avrebbe avuto un ruolo nella fondazione di Caltanissetta e Delia.
La chiesa
La chiesa di Borgo Petilia fu consacrata dal vescovo Giovanni Jacono nel 1940, poco dopo l'inaugurazione del borgo. Tuttavia, la cerimonia fu limitata a causa della guerra. La chiesa, insieme ad altre strutture, fu realizzata con materiali di bassa qualità, il che provocò un rapido degrado delle costruzioni.
La situazione dopo la Guerra
Dopo la guerra, l'Italia cercò di cancellare gli elementi che ricordassero il passato fascista. In questo contesto, anche Borgo Petilia fu sottoposto a una ristrutturazione e il nome cambiò. Tuttavia, malgrado ciò, il borgo non riuscì ad assumere una nuova identità e molte delle problematiche legate alla costruzione del borgo rimasero irrisolte.
Conclusioni
Borgo Petilia rappresenta un esempio di come le realtà rurali italiane siano state gestite durante il periodo fascista. Nonostante le buone intenzioni iniziali, la realizzazione del progetto fu fortemente condizionata dalle difficoltà legate alla guerra e dall'azione fascista. Questo si rifletté nella qualità delle costruzioni e, con il passare del tempo, la situazione non migliorò. Tutto ciò, sommato alla scelta di intitolare il borgo ad un "martire fascista", mostrano come la vicenda di Borgo Petilia sia stata segnata da molte problematiche e contraddizioni. Allo stesso tempo, tale vicenda pone l'attenzione su un aspetto spesso trascurato della nostra storia e fornisce un'occasione per riflettere sulla difficile realtà della vita rurale in Italia.