Brenna

Brenna: il comune lombardo con radici celtiche

Se stai cercando un comune tranquillo e caratteristico nella provincia di Como, devi assolutamente visitare Brenna. Questo borgo di 2189 abitanti, dal nome che deriverebbe dal termine celtico Bren, ossia "capo", ti stupirà per le sue antiche origini.

Origini del nome

Il toponimo Brenna sembra infatti indicare l'importanza della città come luogo di riunione e guida della comunità: infatti bren, in lingua celtica, significa proprio "capo". Ma non solo, anche la frazione Olgelasca, che fa parte del comune di Brenna, sembra avere origini antiche: il suo nome sembra infatti derivare dall'antico termine "prato recintato" in celtico.

Brenna: antiche origini celtiche e architettura medievale

Storia

Le radici di Brenna risalgono addirittura alla Storia romana: infatti, alcuni scavi effettuati nella frazione Olgelasca hanno riportato alla luce alcune tombe risalenti proprio a quel periodo storico.

Successivamente, sotto la Signoria di Milano, gli Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346 citano "el locho da Brena con Pozolo" come tra le località che, all'interno della pieve di Mariano, è incaricato della manutenzione della strada "da Niguarda". Durante il Ducato di Milano, Brenna possedeva anche un castello, ma oggi non rimane più traccia di esso.

Negli anni successivi, Brenna passò di mano in mano tramite famiglie nobili, come i Fossati e i Pietrasanta, prima di essere gestita dalla famiglia Marliani a partire dal 1450 e poi dai Giussani nel 1583. Nel 1590, il comune venne di nuovo infeudato ai Marliani, per poi passare ai Crivelli dal 1683. Nel 1751 il territorio di Brenna si estendeva già ai cassinaggi di “Borlasco superiore”, “Borlasco inferiore”, “della Cà”, “della Canova”, “Pizzolo superiore” e “Pizzolo inferiore”. Sei anni più tardi il comune di Brenna viene attestato come comprensivo di quello di Olgelasca e denominato come "Comune di Brenna con Olgelasca e Pozzolo".

In seguito, la riorganizzazione del territorio del Regno d'Italia decretata nel 1807 comportò la aggregazione del comune di Brenna a quello di Inverigo, ma questa decisione fu abrogata dopo la caduta di Napoleone Bonaparte. Brenna seguì le sorti comuni della Provincia di Como, dentro al Regno Lombardo-Veneto (1816) e poi, per mezzo del Regno di Sardegna, nel territorio italiano.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone del comune di Brenna sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica il 17 maggio 1978. Le quattro corone dello stemma simboleggiano il passato dominio delle famiglie feudatarie dei Mandelli, Marliani, Giussani e Crivelli su queste terre. Nella torre rappresentata nello stemma è raffigurata un'antica roccaforte, di cui oggi non rimane alcuna traccia. Le piante di grano e mais ricordano l'origine rurale del borgo, un tempo centro esclusivamente agricolo.

Monumenti e luoghi d'interesse

Brenna offre diverse attrazioni per coloro che amano l'architettura religiosa. In particolare, la Chiesa di Sant'Adriano, edificio romanico lombardo databile all'XI secolo, è uno dei gioielli del paese. Al suo interno, conserva un affresco risalente all'inizio del XII secolo e raffigurante il santo titolare.

Inoltre, il centro abitato è caratterizzato da bellissime case in stile antico, che ti faranno sentire immerso nell'atmosfera rurale del passato.

Se vuoi passare una giornata immerso nella bellezza della Lombardia e scoprire un gioiello nascosto della provincia di Como, non puoi perderti l'occasione di visitare Brenna. Ti sorprenderà per le sue antichissime origini celtiche, la sua storia intrigante e la sua architettura medievale.

Martina Caruso
Scritto da Martina Caruso
Aggiornato Martedì 17 Mag 2022