Bovalino
Platì: un paese della Calabria tra montagne e fiumara
Platì è un piccolo comune situato nella città metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria. Con una popolazione di 3704 abitanti, il paese si trova a nord-est di Reggio Calabria, ad un'altitudine media di 300 metri sul livello del mare. Il paese è incastonato tra le montagne dell'Aspromonte orientale e la Fiumara di Platì, il principale corso d'acqua della regione.
Un nome con due dialetti
Il nome del paese è legato alle origini greche della regione calabrese. Infatti, in dialetto greco-calabro il paese si chiama "Platì", mentre in dialetto calabrese prende il nome di "Pratì".
La storia di Platì dalle origini ad oggi
Le origini
La storia di Platì è legata alla signoria della famiglia Spinelli, nobili napoletani e principi di Cariati che ottennero il feudo a seguito di una concessione del re Ferdinando il Cattolico agli inizi del XVI secolo. Un documento contenuto presso l'Archivio di stato di Locri attesta l'esistenza del paese già intorno alla metà del 1500, quando prendeva il nome di Prati.
Il centro abitato è caratterizzato da una posizione geografica montana incastonata in una maestosa vallata al centro dell'Aspromonte orientale circondata da una selvaggia natura. La sua economia agricolo-pastorale ha subito notevoli squilibri nella distribuzione della ricchezza, determinando una forte stratificazione sociale.
I terremoti e l'alluvione del Novecento
Il paese ha subito numerosi eventi sismici nel corso dei secoli. Nel 1638, un terremoto ha formato la grande vallata su cui oggi poggia il centro cittadino. Un secolo dopo, nel 1783, Platì fu quasi totalmente distrutta da un secondo evento sismico che sconvolse gran parte della Calabria.
Nel 1908, il paese fu colpito dal terremoto che ebbe epicentro tra Reggio e Messina, causando ingenti danni anche a Platì. Il 18 ottobre 1951 il paese subì una violenta alluvione che causò la morte di 18 abitanti e la devastazione di parte del paese. L'alluvione accelerò l'emigrazione dei platiesi verso Stati Uniti d'America, Canada, Argentina, Australia e Nord Italia.
Il paese oggi
Negli anni settanta e ottanta del XX secolo, le famiglie nobili e borghesi del paese furono costrette dai locali ad abbandonare il centro consegnandolo in mano alle famiglie di 'ndrangheta. Tuttavia, il paese ha avviato un percorso di riscoperta delle proprie radici culturali e storiche, con iniziative che mirano a valorizzare la bellezza e la storia del territorio.
La natura intorno a Platì
Il paese è immerso in un ambiente selvaggio e incontaminato, caratterizzato dalla presenza dell'Aspromonte, il massiccio montuoso che separa la costa calabrese dallo Jonio. Il territorio circostante offre molte opportunità per gli amanti del trekking, dell'escursionismo e della mountain bike.
Nella zona si trovano anche numerose sorgenti d'acqua, tra cui la fontana del Passante, che offre un'acqua fresca e cristallina, e la fontana della Madonna di Loreto, che sorge all'interno di una grotta.
Le tradizioni di Platì
Platì conserva ancora le tradizioni tipiche del suo passato contadino e pastorale. Tra le prelibatezze gastronomiche del paese si trovano il pecorino aspromontano e il salame di pecora, prodotti con un antico metodo di lavorazione artigianale. Il paese è famoso anche per la produzione di una deliziosa marmellata di peperoncino piccante.
Tra le feste più importanti del paese si trovano quella di San Rocco, che si tiene ogni anno il 16 agosto, e quella della Madonna di Loreto, che si svolge il 10 dicembre.
Conclusioni
Platì è un paese che conserva gelosamente la sua storia e le sue tradizioni. La bellezza dei suoi paesaggi naturali, l'atmosfera di un tempo e le prelibatezze gastronomiche ne fanno una meta ideale per chi desidera scoprire la vera Calabria.