Bottanuco

La vita di Vincenzo Verzeni: un'infanzia difficile segnata dalla violenza

Vincenzo Verzeni nasce nel 1849 a Bottanuco, in una famiglia di contadini. La sua infanzia è difficile a causa delle condizioni economiche disagiate della sua famiglia: suo padre è un alcolizzato violento e sua madre soffre di epilessia. A soli 18 anni, Verzeni manifesta i primi segni di aggressività, quando attacca violentemente la sua cugina Marianna nel sonno, cercando di morderle il collo. Verzeni fugge spaventato dalle grida della ragazza, che non denuncia l'aggressione. In un altro episodio, l'uomo aggredisce Margherita Esposito e viene identificato dalla polizia. Nonostante ciò, non subisce nessuna conseguenza penale.

La serie di omicidi di Verzeni

Nel 1870, Verzeni commette il suo primo omicidio uccidendo la quattordicenne Giovanna Motta: il suo cadavere viene ritrovato mutilato, con segni di morsi al collo e organi genitali asportati. Verzeni viene identificato come il colpevole solo dopo la sua cattura, avvenuta tre anni dopo, nel 1873. Durante questo periodo, commette altri due omicidi: uno nel 1871 e uno nel 1872, entrambi con le stesse modalità di quello di Giovanna Motta.

La storia di Vincenzo Verzeni: un serial killer spietato

Verzeni viene arrestato e condannato all'ergastolo

Dopo la sua cattura, Verzeni viene giudicato colpevole dei suoi crimini e condannato all'ergastolo nel manicomio criminale della Pia casa della Senavra di Milano e ai lavori forzati a vita. Cesare Lombroso, incaricato della perizia psichiatrica, lo definisce "''un sadico sessuale, vampiro, divoratore di carne umana''" e afferma che soffre di una grave forma di necrofilia, oltre che di cretinismo e pellagra in fase avanzata. Nonostante ciò, Verzeni scampa alla condanna a morte grazie al voto di un giurato.

Il racconto di Sciascia e la morte di Verzeni

Il caso di Verzeni è stato raccontato dallo scrittore Leonardo Sciascia nel suo libro ''Il mare colore del vino'', con il racconto ''Processo per violenza''. La data di morte di Verzeni è stata lungamente oggetto di dibattito e ancora oggi non si conosce con certezza.

In definitiva, la vita di Vincenzo Verzeni è stata caratterizzata dalla violenza e dalla devianza sessuale. Nonostante l'orrore dei suoi crimini, il suo caso ha generato interesse e curiosità da parte di molte persone e il suo nome è diventato famoso come quello di uno dei più spietati serial killer italiani.

Simone Costa
Scritto da Simone Costa
Aggiornato Lunedì 3 Ott 2022