Bosio

Bosio: il comune tra Gavi e Ovada

Bosio, chiamato anche "Beuso" in lingua piemontese, "Bêuxo" o "Bêuzo" in lingua ligure, è un comune italiano di circa 1161 abitanti nella provincia di Alessandria, situato nella regione geografica del Basso Piemonte, tra Gavi e Ovada. Questo comune è unico nella regione, in quanto confina con il comune di Genova, posto sulla sinistra del torrente Ardana, affluente del Lemme, a sud del Alessandria. In questa regione si trova il punto della Piemonte più vicino al Mar Ligure, distante solo 7 km.

Breve storia del comune

Il comune di Bosio fu creato nel 1948 con il decreto legislativo del 5 marzo, separando le frazioni di Bosio, Spessa, Serra, Costa S. Stefano e Capanne di Marcarolo dal comune di Parodi Ligure. In precedenza, il territorio faceva parte della Liguria, fino a quando venne assegnato al Piemonte ai tempi del Decreto Rattazzi. Bosio fu insignito della Croce di Guerra al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.

Bosio: un comune tra storia e memoria

L'Eccidio della Benedicta: una storia triste

Il cascinale della Benedicta, un antico monastero medievale, fu utilizzato come quartier generale dai partigiani nella primavera del 1944. Il cascinale era lì vicino al Monte Tobbio, e diverse centinaia di giovani si radunavano lì, male armati e privi di addestramento militare. Il 7 aprile 1944, le forze tedesche e fasciste circondarono la zona e i partigiani passarono subito all'azione. La situazione fu difficile e oltre ai caduti in combattimento, furono catturate e fucilate 97 persone. Diverse altre decine di partigiani furono fucilati durante il rastrellamento che si protrasse per diversi giorni nei pressi della strage del Turchino, a Voltaggio e a Cravasco. Altri ancora vennero deportati a Campo di concentramento di Mauthausen (duecento di loro riuscirono a fuggire alla stazione di Sesto San Giovanni con l'aiuto della popolazione).

Alcune centinaia di partigiani riuscirono a fuggire, mentre altri 400 vennero deportati a Campo di concentramento di Mauthausen (duecento di loro riuscirono, con l'aiuto della popolazione, a fuggire alla stazione di Sesto San Giovanni). Il cascinale della Benedicta venne minato e fatto saltare dai nazifascisti. L'evento è ricordato da un sacrario commemorativo sul luogo della strage.

Nel 2001, l'associazione "Memoria della Benedicta" si è formata per costruire un centro di documentazione permanente presso i ruderi della Benedicta, dedicato all'eccidio e ai temi della guerra e della pace. La prima fase dei lavori dell'Associazione ha permesso di recuperare il grande cortile del cascinale e di consolidare i ruderi.

Conclusione

Bosio è un comune italiano con una storia interessante e spesso triste. È un comune unico nella regione del Piemonte, poiché confina con il comune di Genova e si trova lì vicino al Monte Tobbio. La storia dell'Eccidio della Benedicta è una parte della storia italiana che non dovrebbe essere dimenticata e l'Associazione "Memoria della Benedicta" continua ad impegnarsi per mantenere viva la memoria delle vittime di questa tragedia.

Luca Bianchi
Scritto da Luca Bianchi
Aggiornato Lunedì 28 Nov 2022