Castellazzo
Castellazzo: la storia e la musica
Ciao a tutti! Oggi parleremo di Castellazzo, una frazione del comune di Bollate in provincia di Milano. La frazione è circondata dal Parco delle Groane e si trova al confine comunale con Garbagnate Milanese.
Castellazzo: storia e patrimonio
Castellazzo è stato un antico comune della Provincia di Milano con 240 abitanti registrati nell'estimo voluto dall'imperatrice Maria Teresa nel 1771. Nel 1809 fu soppresso con regio decreto di Napoleone ed annesso a Garbagnate Milanese, per essere poi ripristinato con il ritorno degli Impero austriaco. Venne nuovamente soppresso nel 1841 con regio dispaccio del governo del Lombardo-Veneto, ma per essere stavolta incorporato a Bollate.
L'abitato si è sviluppato intorno alla storica Villa Arconati, già monumento nazionale, chiamata anche ''il Castellazzo''. Questa è teatro ogni estate del Festival di Villa Arconati, un'importante manifestazione musicale che si svolge nella suggestiva cornice della villa nei mesi di giugno e luglio. Se avete la possibilità, vi consiglio di partecipare, è davvero un'esperienza unica!
Sutter & Thevenot e l'esplosione della fabbrica
Castellazzo ha anche una storia industriale: il 7 giugno 1918 un'esplosione distrusse la fabbrica di esplosivi Petardo Thévenot provocando la morte di sessanta operaie, soprattutto donne e ragazze. Fra i militari chiamati per la sistemazione dell'area c'era anche Ernest Hemingway, all'epoca volontario nella Croce Rossa Americana, che citò l'episodio nel suo racconto "Una storia naturale dei defunti" nell'antologia "I quarantanove racconti".
Infrastrutture e trasporti
Storicamente la frazione di Castellazzo è attraversata dai binari della Ferrovia Milano-Saronno delle Ferrovie Nord Milano. Fino al 1990 era inoltre attiva la piccola e funzionale stazione di Castellazzo, storicamente utilizzata dalle maestranze occupate nelle vicine fornaci e cave di argilla per la produzione di laterizi, ben visibili nel film "Il sole sorge ancora" commissionato dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. Il film venne girato nel 1946 nelle fornaci, nelle corti di Castellazzo, oltreché all'interno della Villa Arconati per la regia di Aldo Vergano.
Salvare il patrimonio di Castellazzo
L'ultima residente di Villa Arconati, Donna Beatrice Crivelli, fu l'ultima garante di tutela del patrimonio costituito da Villa, Corti e vecchie Fornaci. Venendo nel frattempo a mancare, gli eredi vendettero l'intera proprietà ad alcune immobiliari, che non persero tempo nel monetizzare quanto potevano traendo il massimo dei guadagni. Vennero inoltre predisposti alcuni progetti che prevedevano un'edificazione intensiva su queste aree, che sarebbero state inevitabilmente compromesse. Oltre al riutilizzo delle vecchie corti, questi progetti prevedevano l'utilizzo delle originali volumetrie delle vecchie fornaci, con cambio di destinazione d'uso da "aree industriali" ad "aree residenziali". A tutto questo si aggiungeva poi la progressiva espulsione dei vecchi affittuari delle corti, scongiurata anche grazie all'Associazione "Amici di Castellazzo".
Come visitare Castellazzo
Se volete visitare Castellazzo, specialmente se siete appassionati di storia e cultura, consiglio di prendere il treno della Ferrovia Milano-Saronno delle Ferrovie Nord Milano e scendere alla stazione di Bollate Centro. Da qui potete prendere un autobus che vi porterà direttamente a Castellazzo. Non dimenticate di visitare la Villa Arconati e partecipare al Festival di Villa Arconati se passate di qui durante l'estate!
Spero che questo breve tour di Castellazzo vi sia piaciuto e che vi abbia dato qualche spunto per una gita fuori porta. Ricordatevi sempre di prendervi il tempo per scoprire le bellezze dei luoghi che vi circondano!