Blera
Scopriamo Blera: un comune di origine etrusca
Blera è un comune italiano della provincia di Viterbo, nel cuore del Lazio. Sebbene non sia una meta molto famosa tra i turisti, il comune conserva un fascino tutto particolare, grazie alla sua storia e alla sua posizione geografica.
Geografia fisica
Il comune di Blera si trova a un'altitudine di 260 metri sul livello del mare e si estende su un territorio collinare molto suggestivo. In particolare, il paese sorge su un piccolo rilievo che lo rende visibile da lontano e offre un panorama a 360 gradi sui dintorni. Il clima di Blera è classificato come zona D, con una precipitazione annua di 1900 GR/G.
Origini del nome
Il toponimo di Blera ha origini antichissime e risale all'età classica e tarda. Non è ancora del tutto chiaro l'etimologia del nome, ma si pensa che possa derivare dal greco antico "Blêrai" o dal latino "Plaise-ra". In ogni caso, il nome di Blera è strettamente legato alla storia della civiltà etrusca, che ha avuto un ruolo molto importante nella zona.
Storia
Le origini di Blera risalgono all'VIII-VII secolo a.C., periodo in cui nel territorio circostante si sviluppavano importanti insediamenti della civiltà etrusca. In particolare, Blera si trovava in una posizione strategica tra le città di Tarquinia e Cerveteri, che la resero un importante crocevia di itinerari commerciali. Durante l'epoca arcaica (VII-V secolo a.C.), il comune di Blera raggiunse una grande prosperità, come dimostrano le vaste necropoli che ancora oggi si possono visitare.
In seguito, con la conquista romana della zona, Blera perse un po' del suo splendore, ma continuò a essere un'importante sede di passaggio grazie alla via Clodia, che la attraversava. Di questo periodo sono ancora visibili i resti di due ponti romani: il ponte del Diavolo e il ponte della Rocca. Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, Blera entrò in una fase di decadenza che durò fino al Medioevo.
Nonostante questo, il comune di Blera mantenne un importante ruolo ecclesiastico, grazie alla presenza della diocesi. Il territorio di Blera fu infatti sede di una delle prime diocesi della zona, con propri vescovi dal 457 al 1093, anno in cui venne unita alla diocesi di Tuscania. Nel 1192, infine, la diocesi di Blera venne definitivamente unificata con quella di Viterbo.
Cosa vedere a Blera
Nonostante la sua storia millenaria, Blera non è una meta molto turistica e spesso viene trascurata dai visitatori a favore di altre città etrusche più note della zona, come Tarquinia o Cerveteri. Tuttavia, il comune di Blera offre numerosi luoghi di interesse storico e paesaggistico che meritano una visita.
In particolare, gli appassionati di archeologia potranno visitare le numerose necropoli che circondano il paese, tra cui quella di Monterozzi, una delle più grandi e importanti della zona. Non mancano poi i resti di importanti monumenti romani, come il ponte del Diavolo e della Rocca.
Per chi invece cerca una meta più rilassante, Blera offre la possibilità di fare passeggiate nella natura, godendo del panorama sulla valle circostante. Da non perdere poi il centro storico del paese, con le sue stradine strette e i suoi antichi palazzi in tufo.
Insomma, Blera è una meta perfetta per chi vuole scoprire la storia millenaria della zona e godere di un tranquillo soggiorno tra le colline del Lazio.