Bivongi
La Ferdinandea: un territorio ricco di boschi e storia
La Ferdinandea è un territorio di 3600 ettari situato nelle Serre calabresi dei comuni di Stilo, Bivongi, Brognaturo, Mongiana e Serra San Bruno, e offre un'esperienza immersa nella natura e nella storia.
Geologia e geografia
La zona è quasi totalmente coperta da boschi di faggio e Abies e si trova alle pendici della Serra di Chindilli. Vi scorrono tre ruscelli: il Folea, L’Azzarola e lo Stilaro. La Ferdinandea ha un clima tipico del fagetum caldo, montano appenninico con precipitazioni annue di 2000 mm e un periodo di siccità da luglio fino alla metà di settembre, con un'umidità sempre superiore al 50% tutto l'anno. La flora è composta principalmente da Abies alba, faggio e Pinus resinosa, ma sono presenti anche castagno, quercia e pioppo. Sul territorio sono presenti le 5 sorgenti delle fiumare Stilaro, Assi e dei torrenti Ruggero, Don Luca e Mula.
Storia
La Ferdinandea prende il nome dalla "Reale Fonderia Ferdinandea", risalente al 18º secolo, situata nel territorio di Stilo a 1061 metri di altitudine. Nel 1833 Ferdinando II di Borbone inaugura le nuove ferriere costruite sulle rovine delle "Ferriere del Piano della Chiesa", dando il nome alla zona in suo onore. Le ferriere servivano per produrre ghisa in supporto alle altre di Mongiana raggiungibili da un tratturo. Viene costruita la caserma, gli edifici residenziali e amministrativi, le scuderie e le stalle.
Con la nascita dello stato italiano, il governo italiano vende tutti gli stabilimenti siderurgici e i boschi del circondario ad un'asta vinta dall'ex garibaldino e poi parlamentare del nuovo regno Achille Fazzari nel 1874. Fazzari tentò di riattivare il centro siderurgico chiuso all'inizio del Regno d'Italia per motivi politici ma alla fine abbandonò i beni di Mongiana anche per l'assenza di aiuti da parte del governo e riconvertì tutto in un'azienda agricolo-pastorale. Si dedicò alla zona della Ferdinandea, dove vi era la produzione di acqua minerale, una piccola centrale idroelettrica e segherie. Alla fine dell'Ottocento furono anche costruite due tratte ferroviarie, delle quali una lunga 20 km partiva da località Cerasella, passando per Ferdinandea e arrivava nella frazione di Caulonia a Ziia. Per 40 anni la Ferdinandea diventa un importante centro economico calabrese. Matilde Serao è stata ospite della zona.
Oggi
Attualmente la zona è meta di turisti che desiderano visitare la villa borbonica e la ferriera, così come fare escursioni sui sentieri contrassegnati dal Club Alpino Italiano. La zona offre una miscela perfetta di natura e storia con il suo paesaggio boscoso e la sua architettura storica. Un'esperienza che difficilmente si dimentica.