Bisenti

Un viaggio a Bisenti: storia, geografia e tradizioni

Bisenti, conosciuto anche come “Bisìndë” in dialetto bisentino, è un comune della provincia di Teramo in Abruzzo, che si trova nell’alta Valle del fiume Fino. Fa parte della Comunità montana del Vomano, Fino e Piomba e conta circa 1.400 abitanti.

Geografia fisica

Il paese di Bisenti si trova in posizione collinare, a 274 metri sul livello del mare, ed è situato nell’alta Valle del Fino. Dista circa 35 km dal mare Adriatico e un po’ meno dalle alte vette dell’imponente massiccio montuoso del Gran Sasso, nel suo versante teramano. Il Fino, in questo punto, termina la sua discesa dal territorio montano e pedemontano e comincia il suo lento decorso verso la vallata, che diventa sempre più dolce e ampia fino a giungere al mare dopo la confluenza con il fiume Tavo.

Bisenti: storia, geografia e tradizioni abruzzesi

Origini del nome

Il nome “Bisenti” compare per la prima volta nel 1085, quando il Conte Teatino Trasmondo cedette il contado all’abbazia di Montecassino. A quell’epoca, la chiesa di San Pietro in Contrada è stata probabilmente costruita. Questa chiesa è a una sola navata e di aspetto semplice ma è in un punto panoramicissimo che la rende molto suggestiva. Ogni anno, il lunedì di Pasqua, la chiesa diventa il centro della festa per tutto il paese, con una solenne messa, una processione, una banda musicale, fuochi d’artificio, vino locale e grigliate di carne.

Nome degli abitanti

Gli abitanti di Bisenti sono chiamati Bisentini (in dialetto locale: “Bisindòse”, in teramano: “Bisindese”). Coloro che non sono di Bisenti vengono chiamati “forastìre” (tradotto letteralmente: “forestieri”). Quando un Bisentino ritorna al suo paese dopo essere stato in un’altra parte del mondo, è solito dire: “So ‘rvinùte a l’Itàlie” (tradotto in italiano: sono tornato in Italia, ovvero a Bisenti).

Storia

Bisenti potrebbe avere origini greche o italiche, ma i documenti e i ritrovamenti archeologici di epoca pre-romana e romana sono talmente scarsi da non poter dare precise informazioni sulla sua storia. Nel 1085, Bisenti fu ceduta all’abbazia di Montecassino dal Conte Teatino Trasmondo e da allora le sorti del paese seguirono quelle del Regno.

Fondazione dei Greci

Secondo alcuni studiosi, Bisenti sarebbe stata fondata dai Greci, anche se non ci sono prove concrete che possano confermarlo. I rapporti commerciali e gli scambi di quel periodo erano prevalentemente con gli altri paesi delle valli del Fino e del Tavo più che con quelli della Val Vomano.

Tradizioni e usanze

Bisenti è famosa per la sua festa patronale in onore di San Nicola di Bari, che si celebra il 6 dicembre. La festa è caratterizzata da processioni, spettacoli di fuochi d’artificio, canti e balli popolari. In estate, invece, la festa più importante è quella della Madonna del Carmine, che si celebra il 16 luglio e accoglie numerosi visitatori.

Durante le feste, in paese si possono gustare diverse specialità locali, come ad esempio il Montònico, un famoso vino rosso che viene prodotto localmente.

Conclusione

Bisenti, con la sua storia antica e le sue tradizioni, rappresenta un luogo incantevole e affascinante. La sua posizione collinare, la vicinanza al mare e alle montagne, la rendono una meta perfetta per chi ama natura e cultura. Bisenti e i suoi abitanti accolgono i visitatori con il calore e l’ospitalità che contraddistinguono la cultura abruzzese.

Veronica Vitale
Scritto da Veronica Vitale
Aggiornato Mercoledì 18 Mag 2022