Barile

Benvenuti a Barile: la comunità albanese d'Italia

Cari lettori, oggi vogliamo parlarvi di Barile, un Comune della provincia di Potenza in Basilicata. Questo paese di circa 2600 abitanti è una delle colonie albanesi d'Italia e insieme ad altre comunità lucano-albanesi come Ginestra, Maschito, San Costantino Albanese e San Paolo Albanese, porta avanti con orgoglio la propria identità etnica e culturale italo-albanese da oltre cinque secoli.

La storia di Barile

Il casale di Barile esisteva già all'inizio del XIV secolo, ma fu solo a seguito dell'immigrazione di quattro colonie greco-albanesi che il paese crebbe dal XIV al XVII secolo, portando con sé usi, cultura e culto religioso. Gli abitanti di Barile conservano ancora oggi l'uso corrente della lingua arbëreshe, una delle lingue albanesi, e mantengono una forte consapevolezza della propria identità culturale.

Barile: la comunità albanese d'Italia tra storia, cultura e tradizioni

La geografia di Barile

Barile sorge su due colline tufacee separate da un burrone, nella parte settentrionale della provincia di Potenza, nel Vulture-Melfese. Il territorio barilese confina con altri comuni come Rionero in Vulture, Ginestra, Rapolla, Ripacandida e Venosa. Una caratteristica fisica del territorio è il Sheshë, un massiccio collinare con molte grotte scavate nel tufo e usate nel passato e ancora oggi come depositi per la custodia del vino.

Il toponimo di Barile

Non si conosce con esattezza l'origine del toponimo Barile, ma alcuni ritengono che derivi dai dazi sulla pastorizia, altri credono invece che venga dai barili di legno usati per conservare l'Aglianico del Vulture, il famoso vino coltivato nella zona. Il simbolo del Comune, infatti, rappresenta un barile fra due alberi d'abete e un grappolo d'uva.

La storia delle migrazioni albanesi a Barile

La regione del Vulture fu popolata da gruppi di albanesi che fuggivano dalle invasioni turche, ed è così che arrivarono a Barile le prime quattro colonie greco-albanesi, la prima delle quali venne soprannominata "colonia di Clefiti". La seconda colonia, formata dai "Coronei", arrivò intorno al 1534.

Il rito bizantino e la forzata latinizzazione rituale

Barile mantenne il rito bizantino, tipico degli albanesi, fino al XVII secolo, quando la comunità fu costretta ad abbandonarlo con una forzata latinizzazione rituale, a causa delle pressioni della Chiesa cattolica romana. Anche se oggi il rito è stato sostituito, gli abitanti di Barile mantengono una forte impronta culturale albanese, che si riflette nella lingua e nel cibo.

Città dell'olio e città del vino

Barile fa parte integrante dell'Associazione nazionale città dell'olio e dell'Associazione Nazionale Città del Vino. Questo rende il paese un luogo ideale per gli amanti della buona cucina e del buon vino, grazie alla produzione di olio e vino di alta qualità.

In conclusione, Barile è un luogo suggestivo dove la storia e la cultura albanese si fondono con quella italiana, creando una sintesi affascinante e accattivante. Una visita a questo paese vi porterà indietro nel tempo, per immergervi in un'esperienza culturale unica e indimenticabile.

Antonio Bruno
Scritto da Antonio Bruno
Aggiornato Giovedì 20 Ott 2022