Bardi

Bardi: una gemma nascosta nella provincia di Parma

Salve amici! Oggi parleremo del comune di Bardi, una piccola perla nascosta nella provincia di Parma, Emilia-Romagna. Bardi conta circa 1994 abitanti e si trova a circa 625 metri sul livello del mare nell'alta valle del Ceno.

Geografia fisica

Il territorio di Bardi si trova in una posizione incantevole: si tratta della confluenza tra il torrente Ceno ed il torrente Noveglia, a pochi chilometri dal capoluogo di provincia Parma e dall'uscita di Fornovo di Taro dell'Autostrada A15 (Italia).

Bardi: una perla emiliana tra storia, natura e gastronomia.

Storia

Bardi ha una storia antica e affascinante. Secondo la leggenda, il nome del paese deriverebbe da Bardus o Barrio, l'ultimo elefante al seguito dell'esercito cartaginese di Annibale che sarebbe morto qui durante la marcia verso Roma. In suo ricordo, Annibale avrebbe quindi deciso di fondare una colonia.

Al contrario, secondo la storia ufficiale, il toponimo Bardi deriverebbe dall'appellativo che contraddistingueva la nobiltà longobarda - i cosiddetti Arimanni - un gruppo dei quali si stabilì qui attorno al 600 d.C. Bardi fu abitato sin dal Paleolitico (ne sono prova i ritrovamenti archeologici sul Monte Lama) e in seguito dai Liguri; in età romana faceva parte del municipium di Veleia, ed era attraversato dall'asse viario che portava a Luni e a Roma.

Il monastero di Bobbio, come risulta dai vari diplomi imperiali e dalla Carta di Wala, possedeva la corte di Boccolo (Bocolo o Boculum), che si estendeva in tutto il territorio di Bardi e oltre. Lungo la via sorse anche il Gravago. Citate nella corte anche le celle monastiche di Acquanera (oggi Santa Giustina), Credarola e Granelli, Gazzo e Cogno di Gazzo, Gravago ed il monastero di San Michele, Grezzo (Grecio) e Cogno di Grezzo, Osacca e il valico di S. Donna, Passo Linguadà, Passo del Pellizzone, Pieve di Casanova, Faggio (Fao) e Pione, Tanugola.

L'abitato è dominato dall'imponente Castello di Bardi, costruito in posizione sopraelevata su uno sperone di diaspro rosso. La prima testimonianza scritta della presenza di un castello è datata 869. Nel gennaio del 1000 il vescovo di Piacenza Sigifredo si trasferisce a Bardi, essendo il feudo diventato patrimonio ereditario dei Vescovi di Piacenza. Nel 1251 in seguito ad una ribellione i Pallavicino - signori di Piacenza - espugnarono e distrussero il castello.

Il Castello di Bardi

Il 19 marzo 1257 il feudo fu acquisito da Ubertino Landi dei Landi di Piacenza - conti ghibellini - che rimasero tra alterne vicende signori di Bardi per i successivi quattro secoli. Ubertino Landi riedificò e fortificò il castello facendone un baluardo pressoché inespugnabile. Nella lotta tra papato e impero (guelfi e ghibellini) Bardi rimase sempre legata all'impero.

La struttura attuale del castello risale al XIII secolo e si sviluppa su quattro piani. Il piano terra era utilizzato come deposito di armi e cavalli, mentre al primo piano si trovavano gli alloggiamenti del potente signore e della sua famiglia. Nel corso dei secoli sono state aggiunte nuove fortificazioni e mulini per sfruttare la forza dell'acqua del torrente Noveglia.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il castello ospitò l'ordine dei gesuiti e poi, dal 1965, fu trasformato in un museo: il Museo del Castello di Bardi. Oggi è un'attrazione turistica unica in Italia che offre una vista mozzafiato sulla vallata e organizza eventi culturali, spettacoli teatrali e mostre d'arte.

La gastronomia di Bardi

Non si può parlare di Bardi senza menzionare la sua eccellente cucina tradizionale. La gastronomia di Bardi si basa sulla tradizione emiliana-romagnola, conosciuta in tutto il mondo per la sua eccellenza. I piatti tipici di Bardi includono il tortello di patate, la spalla di maiale cotta sotto terra, i funghi porcini e i salumi locali.

Per un'esperienza culinaria autentica, consigliamo di visitare i ristoranti locali, come il Ristorante Ottone, il Ristorante Belvedere e il Ristorante Pizzeria Al Ponte.

Le attività all'aria aperta

La natura circostante di Bardi consente numerose attività all'aria aperta. Il territorio circostante è ricco di fonti, ruscelli e corsi d'acqua che offrono paesaggi spettacolari. Si possono fare escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo. Il Monte Santa Cristina offre una vista panoramica sul paese e sui dintorni, mentre il Monte Penna è una popolare meta per gli amanti delle escursioni.

Conclusioni

Bardi è un comune che offre un'esperienza di vacanza completa e autentica. La sua storia antica, il castello e la natura circostante lo rendono una meta ideale per gli amanti della cultura e della natura. La gastronomia locale è un'altra ragione per visitare Bardi: non lasciate il comune senza assaggiare i suoi piatti tipici. Che aspettate? Venite a scoprire Bardi!

Luca Bianchi
Scritto da Luca Bianchi
Aggiornato Domenica 20 Nov 2022