Balsorano

Il Castello Piccolomini di Balsorano Vecchio, un gioiello abruzzese che ha resistito al tempo

Ciao amici! Oggi vi voglio parlare di un posto meraviglioso che ho visitato di recente. Parlo del Castello Piccolomini di Balsorano Vecchio, un castello situato in una frazione del comune abruzzese di Balsorano, nella provincia dell'Aquila. Questo magnifico edificio è considerato un monumento nazionale italiano sin dal 1902.

Storia del castello

Il castello di Balsorano sorge sulle fondamenta di un'altra antica struttura militare risalente alla famiglia Berardi, che si trovava in comunicazione visiva con il Castello Piccolomini di Morrea e con la torre di Roccavivi. Fu eretto intorno al 1460 da Antonio Piccolomini d'Aragona, nipote di Papa Pio II e genero di Ferdinando I di Napoli, che in seguito prese il controllo della baronia balsoranese.

Il castello ha poi passato di mano in mano tra le diverse signorie feudali della zona, tra cui quella dei Fiastri Zannelli che lo ha trasformato in un albergo-ristorante. Negli anni '30 sono stati eseguiti dei restauri a causa dei danni causati dal terremoto della Marsica del 1915, ma alcune parti dell'edificio conservano ancora elementi architettonici originari.

Il Castello Piccolomini di Balsorano Vecchio: un gioiello abruzzese resistente.

La struttura del castello

Il castello ha una forma pentagonale-irregolare ed è costruito interamente in pietra. Il principale accesso è pedonale, da un parco di fronte al castello, che conduce a un cortile ad L con pozzo. I palazzi tutt'intorno sono decorati con bifore e trifore e l'aspetto esterno è medievale-rinascimentale.

La struttura del castello poggia sul Monte Cornacchia, nell'Appennino abruzzese, e si trova su uno sperone roccioso che si affaccia sulla Valle Roveto. Ha un lato breve verso la facciata, mentre i due laterali e quello di dietro mostrano un aspetto trapezoidale. I lati sono divisi alla base da imponenti bastioni e, poi, da un cornicione marcapiano. Le finestre del primo settore sono bifore, mentre le altre sono monofore. La copertura del tetto è in tegole classiche e, originariamente, vi era un torrione di vedetta che, purtroppo, crollò con il terremoto del 1915.

Le torri del castello

Le torri del Castello Piccolomini sono cinque, poste agli angoli dell'edificio. Prima del terremoto del 1915, ce n'erano sei. Sono circolari e slanciate e possiedono finestre doppie su ciascuna, terminate a beccatelli. Sulla parte del castello che è a strapiombo ci sono le torri della facciata, due in tutto, ed un'altra che si collega con il lato sinistro. Quest'ultima torre, purtroppo, non è visibile da Balsorano.

L'entrata e il giardino del castello

L'entrata al castello è costituita da una cinta muraria, in parte restaurata, che lo circonda. Si accede attraverso un arco e si giunge al portale del castello, che è semplice ma elegante. Sopra il portale, vi è una finestra con una loggia per i discorsi. Il giardino è legato a un portico interno che contiene una piazzetta con un pozzo. Sono presenti anche arcate classiche con stucchi e finestre bifore gotiche. La cinta muraria era stata originariamente costruita per proteggere il castello, ma oggi è stata attrezzata per le passeggiate e come belvedere.

Conclusioni

Il Castello Piccolomini di Balsorano Vecchio è un gioiello architettonico che ha resistito al tempo e che ancora oggi emoziona chi lo visita. Grazie alla passione dei suoi proprietari, è stato anche restaurato e conservato per le generazioni future. Se vi capita di passare dalle parti dell'Aquila, non potete perdervi la bellezza di questo posto, che vi regalerà momenti indimenticabili.

Grazie per aver letto il mio articolo!

Simone Costa
Scritto da Simone Costa
Aggiornato Venerdì 18 Feb 2022