Lago di Fimon

Il lago di Fimon: una perla naturale nel cuore della provincia di Vicenza

Situato tra le frazioni di Pianezze e Lapio, il lago di Fimon è uno specchio d'acqua di modeste dimensioni - appena 0,68 km² - ma di grande importanza dal punto di vista naturalistico e archeologico. In questo articolo vi condurremo alla scoperta di questa meraviglia protetta inserita nella Natura 2000 dell’Unione Europea, e vi faremo conoscere la sua fauna, la sua flora e la sua storia millenaria.

Dati naturalistici e faunistici

Il lago di Fimon rappresenta un ecosistema di particolare pregio che ospita numerose specie di flora e fauna, alcune delle quali molto rare e in pericolo. Per questa ragione, il lago è diventato una zona protetta, inserita nell'elenco dei Siti di interesse comunitario e delle Zone speciali di conservazione dell'Unione Europea.

Tra le specie animali che popolano il lago, spiccano alcuni anfibi che lo utilizzano come riproduzione, tra cui il Bufo Bufo, la cui tutela viene portata avanti dal gruppo di volontari di SOS Anfibi Vicenza.

Il lago di Fimon: una perla naturale tra storia e biodiversità

Fauna ittica

Il lago di Fimon è abitato da diverse specie ittiche, tra cui la carpa, la tinca, il luccio, la scardola, l'anguilla, la silura e la lasca. Tuttavia, a partire dagli anni '80, sono apparse nuove specie. Tra queste, il persico trota, il persico sole, il persico reale, il pesce gatto e l'abramide.

La popolazione ittica è diversa da quella che si poteva trovare nel lago nei secoli passati, in particolare per via dell'arrivo di alcune specie invasive. Tuttavia, la pesca sportiva è ancora consentita nel lago di Fimon, a patto di rispettare alcune regole.

Interesse archeologico

Ma il lago di Fimon non è solo una meraviglia naturalistica. Nei suoi dintorni si trovano anche importanti siti archeologici, testimonianza della presenza dell'uomo in quest'area ormai da millenni.

Resti risalenti al neolitico

I resti più antichi risalgono al neolitico, nella fase antica della vasi a bocca quadrata, con datazioni al radiocarbonio che li collocano alla prima metà del IV millennio a.C. Tra i ritrovamenti più importanti, ci sono i resti di capanne con focolare, che si appoggiavano su strutture orizzontali di pali incrociati, e focolari costituiti di blocchi di calcare ricoperti di argilla e limo.

L'insediamento

Nei pressi delle capanne, sono stati ritrovati pali piantati verticalmente, che in un primo momento avevano fatto pensare a un abitato palafitticolo. Tuttavia, gli studi condotti negli anni successivi hanno permesso di comprendere meglio l'organizzazione dell'insediamento neolitico di Fimon.

Resti dell'età del bronzo

Nell'area circostante il lago sono state rinvenute numerose tracce della presenza dell'uomo durante l'età del bronzo. Tra questi, ci sono i resti di una necropoli, con tombe costituite da blocchi di pietra e un nucleo abitativo composto da diverse palafitte.

Conclusioni

In conclusione, il lago di Fimon è un luogo di grande interesse naturalistico e archeologico che merita di essere visitato. Grazie alla sua ampia varietà di specie animali e vegetali, e alla sua importanza storica, il lago rappresenta una vera e propria perla nel cuore della provincia di Vicenza.

Simone Costa
Scritto da Simone Costa
Aggiornato Giovedì 8 Set 2022