Campoverde
Storia
La frazione di Campoverde, nota in passato come Campomorto, era il tenimento più vasto dell'agro romano con una superficie di quasi 8.000 ettari. Sin dal XIII secolo era conosciuta con il nome di San Pietro ''in Formola'' o ''in Formis'' per la presenza di numerosi fossati (lat. Formis) utilizzati per liberare il terreno dalle acque stagnanti.
Originariamente dipendente dal monastero di Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio, il diritto di enfiteusi venne ceduto ai Frangipane, che a loro volta lo passarono agli Annibaldi, proprietari della tenuta a metà del XIV secolo. Successivamente la proprietà passò ai Savelli che vennero privati del diritto a causa della loro ribellione al papa. La torre del castello di San Pietro ''de Forma'' venne diroccata per essere concessa al condottiero Antonio de Rido che la rivendette poi alla Sede Apostolica per 9000 ducati.
Nel documento che sancì la vendita, la tenuta di Campoverde venne inclusa nei confini del 'tenimentum Castri Torre Astura', del 'tenimentum Civitatis Velletri', del 'tenimentum Castri Nettuno (Italia)', del 'tenimentum Conca (Latina)', del 'tenimentum Lanuvio', del 'Casalis quod dicitur Verposae' (tenuta di Buon Riposo), del 'casalis quod dicitur Casalazzara', del 'tenimentum quod dicitur Fossignano' e del 'tenimentum delle Le Castella (Cisterna di Latina)'.
Nella seconda metà del XV secolo, il territorio fu teatro di una sanguinosa battaglia tra le truppe papali e quelle del duca di Calabria, che subì una disfatta tanto grande da far scegliere il nome di Campo morto per quel luogo.
A causa della presenza di zone malsane e umide, il territorio fu dichiarato luogo di asilo per incentivare la colonizzazione e la coltivazione. Solo nel XX secolo, il territorio di Campoverde è stato completamente bonificato.
Note
Oggi Campoverde è una frazione del comune di Aprilia, nella provincia di Latina.