Chiaravalle

L'abbazia di Chiaravalle della Colomba: un gioiello storico-culturale italiano

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di un luogo magico e storico che ho avuto la fortuna di visitare: l'abbazia di Chiaravalle della Colomba. Situata a pochi chilometri dal comune di Alseno, in provincia di Piacenza, questa abbazia ordine cistercense è stata fondata nell'ormai lontano 11 aprile 1136. Insomma, parliamo di un luogo che ha attraversato le epoche ed è un gioiello storico-culturale italiano da non perdere.

La storia dell'abbazia

Per comprendere l'importanza dell'abbazia di Chiaravalle della Colomba, dobbiamo far un salto nel passato e parlare della sua fondazione. Fu san Bernardo di Chiaravalle a dar vita alla prima comunità monastica nel 1136, scegliendo 12 monaci provenienti dall'Abbazia di Clairvaux. La zona scelta per l'insediamento, come spesso accade nei monasteri cistercensi, era piuttosto aspra e una delle missioni dei monaci era proprio quella di coltivare e bonificare il territorio. Ed è qui che entra in gioco la celebre formula Ora et labora.

Il primo documento ufficiale che parla dell'abbazia di Chiaravalle è del 1136 e fu scritto dal Vescovo di Piacenza Arduino, che concedeva ai monaci i primi beni terrieri. I lavori per la costruzione del corpo della basilica iniziarono solo nel 1145 e si protrassero per ben 200 anni. L'abbazia, inoltre, fu spesso vittima di razzie e incendi, come accadde nel 1248 ad opera di Federico II di Svevia. Nonostante tutto, Chiaravalle si distinse per la sua attività religiosa, scientifica, letteraria e agronomica, contando oltre venti abbazie dipendenti.

L'abbazia di Chiaravalle della Colomba: un gioiello storico-culturale italiano

L'appellativo "della colomba"

Ma adesso veniamo all'origine dell'appellativo "della colomba". Secondo la leggenda, mentre i monaci stavano costruendo la chiesa in un'altra zona, una colomba si mise a volteggiare davanti a loro, portando delle pagliuzze in un luogo a circa trecento metri più a nord. La colomba delineò un perimetro di chiesa, indicando il luogo corretto in cui costruire. Questa zona è nota come San Michele Arcangelo e ha una cappella a lato dell'abside. Tuttavia, è più probabile che l'intitolazione a Santa Maria della Colomba faccia riferimento alla discesa dello Spirito Santo nel grembo di Maria durante l'Annunciazione.

La commenda

Un altro grave problema che l'abbazia ha dovuto affrontare è stato l'uso della Commenda. Questo beneficio ecclesiastico prevedeva l'assegnazione di un personaggio illustre come priore dell'abbazia, che viveva lontano dal monastero e si limitava a incassarne le rendite economiche. L'abbazia di Chiaravalle fu data in commenda da Papa Eugenio IV nel 1444, ma non tutti i priore commendatari trascurarono l'abbazia. Alcuni di loro si sono presi cura del complesso degli edifici, che si è ampliato notevolmente anche nel XVII e XVIII secolo.

Conclusioni

In conclusione, l'abbazia di Chiaravalle della Colomba è un luogo incantevole che ha attraversato i secoli e rappresenta un patrimonio storico-culturale italiano da non perdere. La sua storia è lunga e affascinante, fatta di momenti di gloria ma anche di difficoltà e razzie. Tuttavia, nonostante tutto, l'abbazia è sempre riuscita a mantenersi in vita, grazie alla dedizione dei monaci e alla bellezza del luogo. Se avete l'occasione di visitarla, non lasciatevela scappare!

Fabio Marino
Scritto da Fabio Marino
Aggiornato Domenica 19 Feb 2023