Torre Alfina
Benvenuti a Torre Alfina: Storia e Geografia
Benvenuti a Torre Alfina, una frazione del comune di Acquapendente, situata sul margine settentrionale dell'altopiano dell'Alfina, nel Lazio. Questo splendido borgo si trova a circa 12 km dal capoluogo Acquapendente, a 602 m di altezza sul livello del mare e conta una popolazione di 345 abitanti (dati Istat 2001). Torre Alfina è stato classificato tra i borghi più belli d'Italia e si trova a ridosso del confine con l'Umbria, molto vicino alla Toscana. Il borgo confina con la Riserva naturale Monte Rufeno e il bosco monumentale del Sasseto, al quale si accede dai giardini pubblici del borgo.
Il Toponimo di Torre Alfina
Il nome del borgo deriva dal castello che la domina. Costruito intorno ad una torre di avvistamento medievale, la parola "Torre" potrebbe derivare da qui. Alcuni ritengono che "Alfina" derivi dal latino "ad fines," che significa "alle frontiere," poiché il borgo si trova ai confini dell'altopiano in relazione al territorio comunale di Orvieto che la dominava. Altri sostengono che "Alfina" sia stato aggiunto per identificare la collocazione geografica sull'omonimo altopiano e per distinguere il borgo dalla vicina Torre di San Severo.
La Storia di Torre Alfina
Non si hanno notizie certe che l'area fosse abitata in epoca etrusca o romana, ma la vicinanza all'insediamento etrusco di Velzna e il fatto che l'altopiano fosse attraversato dalla via Traiana Nova (Italia) lo lascia supporre. Le prime notazioni storiche riguardano l'esistenza di una torre d'avvistamento nel castello, descritto nei "Commentari Istorici" di Monaldo Monaldeschi della Cervara. Il castello divenne poi feudo della famiglia dei Monaldeschi e del suo ramo "della Cervara" dal 1200 al 1700.
Successivamente, passò ai marchesi Bourbon del Monte attraverso un matrimonio avvenuto nella seconda metà del Seicento. Intorno alla metà del '400, il borgo di Torre Alfina aveva raggiunto una certa autonomia amministrativa costituendosi in comune rurale dipendente da Orvieto. La rivoluzione francese lasciò il segno sul piccolo comune che, nel 1809, fu soppresso a causa del calo demografico (contava solo 300 abitanti) e il suo territorio fu aggregato al comune di Acquapendente.
Durante la Battaglia di Mentana, del 1867, il generale Giovanni Acerbi scelse Torre Alfina come suo quartier generale, in virtù della sua posizione geografica favorevole, da dove proclamò la Prodittatore. Il castello e la sua tenuta rimasero proprietà dei Bourbon del Monte fino al 1880 circa, quando furono acquistati da un ricco banchiere ebreo belga, Edoardo Cahen (1832-1894).
Il Marchese di Torre Alfina
Cahen, già conte e nobilitato per ringraziarlo di essere stato l'unico banchiere europeo a finanziare il Risorgimento, fu nominato marchese da Umberto I nel 1885 e si fregiò del titolo di "Marchese di Torre Alfina". Egli diede il via alla ristrutturazione del palazzo come appare oggi, secondo il progetto affidato all'architetto senese Giuseppe Partini.
Vita a Torre Alfina oggi
Oggi, il borgo di Torre Alfina è un luogo incantevole dove la vita scorre a ritmo lento e il tempo sembra essersi fermato. Il castello è stato trasformato in un'agriturismo di charme, dove i visitatori possono godere del fascino della storica dimora e della bellezza della natura circostante. La posizione geografica favorevole del borgo lo rende un punto di partenza ideale per escursioni nella Riserva naturale Monte Rufeno e nel bosco monumentale del Sasseto, ma anche per visitare altre località d'arte e culture come Orvieto, Bolsena, Civita di Bagnoregio, Siena, Firenze e Roma, tutte facilmente raggiungibili.
Conclusione
In sintesi, Torre Alfina, un borgo tipico della provincia di Viterbo, è una meta ideale per chi cerca una vacanza di relax, tra arte, storia e natura. La sua storia affascinante, il suo castello storico e la bellezza della natura circostante lo rendono un luogo unico al mondo. Venite a scoprire Torre Alfina e lasciatevi conquistare dal suo fascino!