San Vito Chietino

San Vito Chietino: una breve introduzione

San Vito Chietino è un comune italiano situato nella provincia di Chieti, nella regione Abruzzo. Il suo nome deriva dalla figura del martire cristiano San Vito e dal riferimento alla provincia di appartenenza, Chieti. Tra le sue attrazioni, la cittadina è nota per essere una delle principali stazioni balneari della costa dei Trabocchi, con un paesaggio aperto sull'Adriatico.

La geografia fisica del territorio

San Vito Chietino è collocata su uno sperone roccioso che raggiunge i 263 metri e si estende fino al mare. La cittadina gode quindi di un paesaggio aperto sull'Adriatico e sul tratto di costa compreso fra Ortona a Vasto, famoso per i trabocchi (pesca). Verso l'interno si distinguono il massiccio della Maiella, situato a poche decine di chilometri dal centro abitato, e, più in lontananza, il Gran Sasso d'Italia. San Vito Chietino confina con diversi comuni tra cui Ortona, Frisa, Lanciano, Treglio, Rocca San Giovanni e il mare Adriatico. Il comune comprende numerose località e frazioni, tra cui Marina di San Vito e Sant'Apollinare.

Il clima di San Vito Chietino è mite grazie all'influenza del mare che mitiga i rigori invernali e le calure estive. La temperatura media annua è di 14,4°C, le precipitazioni annue sono di circa 750mm.

San Vito Chietino: storia, trabocchi e tradizioni.

La storia di San Vito Chietino

Le prime notizie su San Vito risalgono all'età romana quando esisteva già un porto frentano presso il torrente Feltrino: il porto venne utilizzato dai romani per i collegamenti oltre l'Adriatico ma anche per le navi mercantili. Di quel periodo rimane parte del vecchio porto in località Murata Bassa, vicino al lungomare di Gualdo di San Vito Marina. Nel borgo di San Vito, invece, si trovava una chiesa in onore di San Vito Martire di epoca paleocristiana.

Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, San Vito seguì le sorti dell'area di appartenenza e fu occupata prima dai Goti, poi dall'Impero bizantino e dai Longobardi che fondarono il ducato di Spoleto, a cui la località appartenne fino alla conquista normanna avvenuta nel XI secolo. Durante il periodo normanno, il litorale visse un periodo di declino e il porto venne abbandonato.

Cosa vedere: i trabocchi e altri luoghi d'interesse

Uno dei luoghi più suggestivi di San Vito Chietino sono i trabocchi, antiche costruzioni in legno a sbalzo sul mare utilizzate per la pesca. Oggi i trabocchi sono diventati un'attrazione turistica e molti di essi sono stati ristrutturati e convertiti in ristoranti.

San Vito Chietino vanta anche un patrimonio di chiese e monumenti storici. Tra questi, la Chiesa di San Michele, la Chiesa di Santa Maria degli Angeli e la Chiesa della Madonna della Neve. Il centro storico, caratterizzato da vicoli e piazzette, conserva ancora tracce del passato medievale.

Eventi e tradizioni

San Vito Chietino ospita numerosi eventi e feste tradizionali durante l'anno. Tra questi, la Festa di San Vito Martire, patrono del paese, che si celebra il 15 giugno con una processione solenne e i tradizionali fuochi d'artificio.

La Festa della Madonna della Porta, che si tiene il primo sabato di agosto, è una processione notturna che culmina con l'apertura della Porta Santa della chiesa della Madonna della Porta. A settembre, invece, c'è la Festa dell'Uva, che celebra la vendemmia con una sfilata di carri allegorici, degustazioni di vino e musica dal vivo.

Cosa mangiare

La cucina di San Vito Chietino si basa sui prodotti locali, tra cui i crostacei, i molluschi, l'olio d'oliva e il vino. Tra i piatti tipici, ci sono i maccheroni alla chitarra con sugo di triglie, i triglie in porchetta e i brodetti di pesce. Da provare anche il pane di Altino, un pane di grano duro a lievitazione naturale.

Conclusioni

San Vito Chietino è un luogo ideale per trascorrere una vacanza al mare alla scoperta delle tradizioni locali. Con i suoi trabocchi, le chiese storiche e i piatti tipici, questo comune della provincia di Chieti offre un'esperienza autentica ai turisti.

Elisa Lombardi
Scritto da Elisa Lombardi
Aggiornato Giovedì 24 Mar 2022