Saccolongo

Scopriamo insieme la storia e i simboli del piccolo comune di Saccolongo

Saccolongo è un delizioso comune della provincia di Padova, situato nella regione del Veneto, che conta circa 4854 abitanti. In questo testo cerchiamo di scoprire le origini del suo nome, quali simboli rappresentano questo comune e, infine, cerchiamo di fare un salto nel passato per capire la sua storia.

Origini del nome

Il toponimo del comune viene riportato per la prima volta in due donazioni del 1083 e in un atto notarile del 1088. Tuttavia, nonostante il tempo trascorso dalle prime registrazioni, vi sono incertezze riguardo all'origine ed al significato del nome.

La prima interpretazione suggerisce che derivi dal termine ''saccus'' (sacco), attribuito alle insenature formatesi dalle alluvioni provocate dal Bacchiglione, che attraversa il territorio di Saccolongo. La seconda interpretazione mette in relazione il termine ''saccus'' con il fatto che Saccolongo fosse luogo del Terra della corona dove, fin da epoca Longobardi, venivano riscosse le tasse o i tributi spettanti all’erario.

Saccolongo: storia e simboli di un piccolo comune veneto

Simboli

Lo stemma e il gonfalone di Saccolongo sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 marzo 1979.

La banda ondata dello stemma rappresenta il fiume Bacchiglione, che attraversa il territorio del comune. La piroga, invece, ricorda una imbarcazione risalente al 1000 a.C., rinvenuta nell'alveo del fiume Bacchiglione nel 1950 e ora custodita al Museo Civico di Padova. Il capo verde simboleggia la Strada Pelosa, situata a nord del territorio di Saccolongo.

Gli elementi più interessanti dello stemma sono i due Bisante – le monete correnti in epoca longobarda – e la Olla, il contenitore che evidenzia la frazione di Creola, il cui toponimo deriva da ''creta ola'' perché nel luogo si fabbricavano pentole in cotto.

Il gonfalone è un drappo inquartato di rosso e bianco.

Storia

Preistoria ed età antica

Il territorio di Saccolongo mostra la presenza umana fin dal periodo preistorico, come testimoniano i reperti. Essi sono stati individuati principalmente a Creola, dove la confluenza del Tesina Padovano nel Bacchiglione e il transito di alcune vie di terra permisero la formazione di un insediamento dotato di un porto commerciale. Tra i rinvenimenti, spicca una cayuco realizzata verso la fine del II millennio a.C. e oggi esposta al Museo Civico di Padova.

Per quanto riguarda l'età antica, i ritrovamenti sono meno consistenti. Si sa dell'esistenza, sempre nei dintorni di Creola, di una fornace per la produzione di vasellame e laterizi recanti i marchi ''Cameriana'' e ''Servilia''. In questo periodo storico la zona era influenzata da Padova, una delle principali città della X Regio.

La cristianizzazione del territorio viene tradizionalmente ricondotta al protoepiscopo Prosdocimo di Padova (I secolo), anche se gli storici moderni collocano l'erezione della diocesi di Padova nel corso del III secolo. Da questo momento inizia la fondazione delle pievi da cui dipendono varie cappella e (come testimoniato da un documento del 1147) la chiesa di Creola viene subordinata a quella di Montegalda.

Medioevo

L'età medievale è più recente rispetto alle altre epoche descritte sopra e si caratterizzò per una notevole instabilità politica. Questa era dovuta alla posizione di confine del territorio di Saccolongo con quello di Vicenza. Si sa che Creola ospitò un castello infeudato dall'imperatore Ottone II a Ingilfredo Conti e che fu distrutto nel 1198 dai Vicentini.

Tuttavia, la storia di Saccolongo capoluogo è legata al monastero di Santa Maria, fondato verso l'anno Mille dai benedettini dell'basilica di Santa Giustina allo scopo di risanare una zona acquitrinosa e disabitata.

Conclusioni

In definitiva, la storia di Saccolongo è affascinante e il suo patrimonio culturale è di inestimabile valore. I simboli dello stemma e del gonfalone rappresentano la storia del territorio e delle sue genti, attraverso immagini che evocano la storia del fiume Bacchiglione e della zona di Creola, nota per la sua produzione di pentole in cotto.

Chiunque abbia la possibilità di visitare Saccolongo, avrà la possibilità di conoscere meglio la storia della zona, fatta di uomini e donne che hanno contribuito a rendere questo comune un posto affascinante e piacevole in cui vivere.

Ludovica Neri
Scritto da Ludovica Neri
Aggiornato Domenica 19 Feb 2023