Leverano

Leverano: un'atmosfera salentina da scoprire

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di Leverano, un bellissimo comune in provincia di Lecce, nel cuore della meravigliosa Terra d'Arneo. Con i suoi 13695 abitanti, Leverano è una cittadina tranquilla e accogliente, che merita di essere scoperta grazie alla sua interessante storia, al clima mediterraneo che la caratterizza e soprattutto alla bellezza del suo territorio.

Geografia fisica

Leverano: scopri la bellezza della Terra d'Arneo

Territorio

Cominciamo proprio da questo aspetto: il territorio di Leverano si estende su una superficie di quasi 49 km², con un profilo orografico quasi uniforme che va dai 34 ai 77 metri sul livello del mare. La zona fa parte della Terra d'Arneo, un'area della penisola salentina compresa tra San Pietro in Bevagna e Torre dell'Inserraglio che deve il suo nome a un antico casale. Il paesaggio di Leverano è caratterizzato da una pianura pressoché uniforme, interrotta dalla presenza di numerose masserie, alcune delle quali fortificate.

Clima

Dal punto di vista climatico, Leverano gode del tipico clima mediterraneo, con estate calde e siccitose, e inverni freschi e ventilati. Le piogge cadono soprattutto in autunno e in inverno. Grazie al suo clima mite, Leverano è meta ideale per una visita in qualsiasi stagione dell'anno.

Storia

Ma perché Leverano si chiama così? Secondo alcune teorie, il nome del comune deriverebbe dal termine "Liberanium", che si è evoluto fino a diventare Leverano, e fa riferimento alle zone umide e acquitrinose della zona prima delle bonifiche fasciste. Altre ipotesi, invece, attribuiscono l'origine del nome a un prediale romano (Liberianum) legato al nome Liberius.

La storia di Leverano inizia come accampamento di profughi provenienti dai casali di Sant'Angelo e Torricella, distrutti dai Goti nel 540 d.C. Nel IX secolo, la cittadina fu cancellata dagli attacchi dei saraceni, ma venne poi ricostruita e potenziata dai Normanni, che vi impiantarono una modesta torre in legno. Nel 1220, Federico II di Svevia la riedificò in pietra. Nel XIII secolo, Leverano si unì alla Contea di Copertino, insieme ai territori di Galatone e Veglie. Nel XIV secolo divenne feudo dei Bilotta e dei De Bugiaco, passando poi agli Orsini del Balzo, a Federico d'Aragona, ai Castriota Granai, ai Francina Villant, ai del Tufo, ai Pinelli e infine ai Pignatelli di Belmonte, che detennero il feudo fino al 1806, anno in cui Giuseppe Bonaparte pose fine alla feudalità.

Cultura e tradizioni

Ma Leverano non è solo storia: la cittadina custodisce anche una ricca cultura e numerose tradizioni. Da non perdere sono le famose cantine vinicole, che producono dei vini pregiati grazie al clima e al terreno favorevole alla vite. Inoltre, il comune di Leverano è noto per la festa di San Martino, patrono del paese, che si celebra ogni anno a novembre, durante la quale si svolgono numerose attività e manifestazioni culminanti con la tradizionale fiera.

Attività ed economia

Come ho già accennato, l'economia di Leverano si basa principalmente sulle attività agricole e florovivaistiche. Il territorio è particolarmente fertile grazie ai terreni di origine alluvionale, che lo rendono perfetto per la coltivazione di olivi, ortaggi, cereali e agrumi. Ma non solo: Leverano è anche un importante centro di produzione vinicola, che attrae numerosi turisti da tutto il mondo.

Luoghi da visitare

Infine, qualche suggerimento sui luoghi da visitare a Leverano. Partendo dal centro storico, si può ammirare la Torre Civica, alta ben 28 metri. Si tratta di una torre a pianta quadrata, costruita in pietra nel 1220 da Federico II di Svevia, che si affaccia su una piazza alberata molto suggestiva. Inoltre, a pochi chilometri dal centro abitato, si possono ammirare le bellissime spiagge di Torre Lapillo e Porto Cesareo, che ogni anno attirano numerosi turisti grazie alle loro acque cristalline e alla sabbia bianca e finissima.

Insomma, Leverano è un piccolo gioiello della Puglia che merita di essere scoperto. Se decidete di visitarlo, non vi pentirete!

Giovanni Rinaldi
Scritto da Giovanni Rinaldi
Aggiornato Sabato 28 Gen 2023